Come creare un prodotto che compensa l’impronta idrica di chi lo usa

Come creare un prodotto che compensa l’impronta idrica di chi lo usa

E se fosse possibile creare un prodotto che compensa l’impronta idrica giornaliera di chi lo utilizza?

Bioclin Laboratorio Dermonaturale, brand di dermocosmetica sostenibile di Istituto Ganassini, è andato con noi in questa direzione, creando due linee di prodotti che compensano parte dell’impronta idrica della doccia di chi li utilizza.

Alcuni di noi sotto alla doccia pensano ai sogni fatti la notte prima; altri alla risposta perfetta da dare a un parente antipatico; altri ancora, alla propria impronta idrica in quel momento. E anche se non abbiamo delle statistiche sicure che ci permettano di sapere effettivamente cosa pensano le persone quando stanno sotto la doccia (anche se forse, facendo una ricerca su google…), siamo molto sicuri che la terza categoria, quella degli attenti all’impronta idrica, sia in forte aumento.

Perché il punto è: farsi la doccia è rigenerante, ma allo stesso tempo è una fonte di spreco non da poco. Infatti, in media utilizziamo 9 litri e mezzo d’acqua al minuto per le nostre docce, e cercare di ridurne l’impatto ormai non è abbastanza. È arrivato il momento di provare anche a compensarlo, ovvero contribuire a progetti e iniziative che rendano l’acqua un bene distribuito equamente e utilizzato a spreco ridotto in luoghi in cui non sono ancora implementate le strutture necessarie a farlo.

Ogni prodotto delle linee Bio-Ocean e Bio-Volume, formata da uno Shower Gel e da una Body Lotion, e di Bioclin Bio-Volume, composta da Shampoo e Maschera volumizzanti per capelli sottili, compensa 100 litri, donandoli a progetti idrici nelle comunità di Londrekes, in Tanzania, e di Salasaca, in Ecuador.

Ogni prodotto di queste linee è stato associato a una lattina di acqua WAMI o di WAMI wanderfuse. Con l’inserimento del codice univoco stampato sul prodotto, è possibile conoscere la famiglia a cui sono stati donati i 100 litri e sapere di più sulla creazione e il rifinanziamento di questi due progetti.

Le persone coinvolte nei due progetti di Londrekes e Salasaca sono state in tutto 260, per un totale di 9 milioni di litri donati. La presenza degli acquedotti in queste zone di Tanzania e Ecuador contribuisce alla creazione di impatto positivo dal punto di vista non solo igienico, ma sociale ed economico: nella comunità di Salasaca, solo il 22% della popolazione aveva accesso diretto ad acqua potabile.

La collaborazione con Bioclin ha permesso di creare un prodotto che in parte compensa l’impronta idrica in un ambito in comunemente lo spreco è più frequente, come quello della doccia, associandolo alla donazione di acqua in comunità in cui la risorsa non è facilmente accessibile. Un prodotto che quindi non si “conclude” con il suo utilizzo, ma contribuisce a generare impatto positivo e a raggiungere i diversi SDG impattati dai nostri progetti idrici.

Questo non permette di certo di passare le mezz’ore sotto l’acqua a ragionare sul senso della vita — la nostra attività preferita, lo ammettiamo — ma, combinato con una riduzione del tempo passato sotto la doccia, porta un impatto non da poco nell’impronta idrica giornaliera.

Oltre a formarci sempre di più all’acquisto mirato e responsabile, cosa che, se questo tipo di prodotti iniziasse a prendere sempre più piede, potrebbe davvero essere una spinta in più per una creazione di un mondo più equo e le cui risorse sono rispettate, conservate e utilizzate con attenzione e responsabilità.

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